L’8 dicembre a Firenze è stato allestito un presepe con statue in terracotta a grandezza naturale. L’opera si trova sul sagrato della cattedrale di Santa Maria del Fiore in Piazza Duomo, per l’ottavo anno consecutivo.
Le statue sono state realizzate a mano da Luigi Mariani, proprietario di una fornace dell’Impruneta, e donate all’Opera di Santa Maria del Fiore. Il presepe a Firenze rappresenta la Sacra Famiglia, il bue, l’asinello ed un angelo sopra la capanna.
Rimarrà visibile fino al 6 Gennaio, quando per l’Epifania verrà sostituito da persone e animali viventi, in occasione della rievocazione della Cavalcata dei Magi.
L’importanza della terracotta
Questa idea si inserisce nell’antica tradizione fiorentina della lavorazione della terracotta. Infatti, in ambito artistico, nasce a Firenze agli inizi del Quattrocento con Donatello e Brunelleschi.
La terracotta è anche il “cuore”del Biocamino Fuecopared. Grazie al fondale in argilla refrattaria, la fiamma restituisce tutto il calore prodotto nell’ambiente ove è collocato. Permette così di creare la calda ed accogliente atmosfera del tradizionale camino a legna, in modo però ecologico.
L’origine del presepe
Il termine deriva dal latino “praesaepe”, che significa greppia, mangiatoia.
La parola quindi indica la mangiatoia nella quale fu collocato il Bambino Gesù alla sua nascita, come è raccontato nei Vangeli di Matteo e di Luca.
Oggi indica invece la composizione plastica della Natività, allestita durante il periodo natalizio. Si tratta di un ambiente ricostruito in modo realistico, con statue rappresentanti tutti i personaggi e i luoghi della tradizione.
La più antica raffigurazione artistica risale al III secolo, all’interno delle Catacombe di Priscilla sulla Via Salaria a Roma. Rappresentava però solo il bambino con la Madonna, San Giuseppe e una stella a otto punte.
Successivamente altri artisti come Botticelli e Giotto l’hanno dipinto.
La prima rappresentazione materiale però avvenne a Greccio, vicino a Rieti, nella notte del 25 dicembre del 1223 e viene attribuita a San Francesco d’Assisi.